Il simbolo della pace nasce come simbolo della campagna inglese per il disarmo nucleare (Campaign for Nuclear Disarmament (CND)) e venne disegnato da Gerald Holtom nel 1958 a partire dalla lettere N e D come rappresentate dal codice dei segnali con bandierine:
Il frequente errore di assegnarne la paternitŕ a Bertrand Russell deriva probabilmente dal fatto che Russell era il presidente della CND proprio in quel periodo.
Il primo utilizzo pubblico del simbolo risale alla marcia di Aldermaston in Inghilterra durante il 1958, come descritto in un articolo sulla manifestazione dal Manchester Guardian.
Circa 10 anni dopo il simbolo comincia ad essere utilizzato come riferimento generale alla Pace dal movimento studentesco contro la guerra, diventando probabilmente il piů noto simbolo della cultura giovanile degli anni sessanta.
Una interpretazione leggermente diversa č la seguente. Le due linee inclinate corrispondono al segnale con bandierine della lettera D che sta per "disarmo", la linea verticale corrisponde alla lettera N che sta per "nucleare", mentre il cerchio rappresenta la parola "globale". Dunque il significato č Disarmo Nucleare Globale.
Secondo alcuni il simbolo deriva da due simboli storici cristiani: il cerchio esterno indica la terra (desolata e vuota, Gen 1:2) mentre il disegno interno “piede della strega/zampa di corvo”, indica “DIO discende” (con il dono di salvezza, Giovanni 3:16).
Secondo altri le due braccia con bandierine, senza il cerchio, assomigliano ad una figura stilizzata con le braccia aperte – “il gesto di un essere umano disperato”; il cerchio rappresenta l’utero o le generazioni non nate, come pure il mondo; il colore nero rappresenta l’eternitŕ.
Un’altra spiegazione, presumibilmente “non ufficiale”, č che essa rappresenta la croce del cristo con le braccia abbassate in segno di disperazione. Infatti il simbolo č anche la Runa della Morte nell’alfabeto runico Futhark.
Con l’appropriazione del simbolo da parte dei movimenti pacifista negli anni ’60, i cristiani non tradizionalisti e fondamentalisti (che apparentemente non sapevano nulla dei simboli Cristiani) vi hanno aggiunto un significato satanico, chiamandolo Piede della Strega, o Zampa di Corvo (a volte Zampa di Pollo) o Croce Spezzata
Negli anni '80 il simbolo viene utilizzato, per lo meno negli Stati Uniti, per rappresentare l'ambientalismo, in particolare nella forma di imitazione della bandiera statunitense in veste blu e verde con il simbolo della pace al posto delle stelle.
Attualmente il colore e la grandezza variano molto; piů spesso si trova il simbolo bianco in campo nero, ma altre combinazioni sono bianco su blu, verde su bianco e rosa su nero; le proporzioni piů comuni sono 3:5. segnalato da una MenteLunatica alle 2:41 PM
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La prima bandiera della Pace č attualmente conservata a Collevalenza, vicino a Todi, dal dott. Lanfranco Mencaroni amico, compagno di carcere e collaboratore del filosofo pacifista Aldo Capitini che inventň la Marcia per la Pace Perugia–Assisi.
Il drappo fece la sua comparsa proprio nella prima marcia della Pace, il 24 settembre 1961. Ispirato alla bandiera dei pacifisti anglosassoni che nel 1959, guidati da Bertrand Russel marciarono ad Almdermaston in una protesta antinucleare, Capitini fece cucire, in tutta fretta, da alcune amiche perugine, delle strisce colorate da portare alla marcia.
Nel racconto del diluvio universale Dio pone l'arcobaleno come sigillo della sua alleanza con gli uomini e con la natura, promettendo che non ci sarŕ mai piů un altro diluvio universale. L'arcobaleno č diventato cosě il simbolo della Pace tra terra e cielo e, per estensione, tra tutti gli uomini.
I colori dell'arcobaleno sono anche utilizzati come segno della "convivialitŕ delle differenze" per la loro caratteristica fisica di restituire la luce bianca se fatti roteare velocemente.
E la medesima definizione di simbolo di Pace attribuito alla bandiera puň giŕ trovare la sua spiegazione nella parola greca syn-ballo che significa mettere insieme cosě proprio come fa l’arcobaleno che mette insieme tutto e tutti.
Va inoltre ricordato che questi colori, solo cinque, appaiono anche ne “la bandiera delle razze“, dell'associazione per i diritti civili fondata dal leader democratico nero Jesse Iackson.
La bandiera della Pace č stata usata diffusamente a partire dagli anni '80 nelle marce per la Pace e in tutte le manifestazioni italiane, nonché nelle iniziative di Pace di volontari italiani all'estero (a Sarajevo, in Iraq, in Kosovo, nella Repubblica Democratica del Congo).
A partire dal settembre 2002 la bandiera della Pace č stata oggetto della campagna "Pace da tutti i balconi" che ha portato centinaia di migliaia di persone in Italia ad esporre la bandiera dal davanzale o dal balcone di casa per dire "no" al concetto di guerra preventiva e alla guerra in Iraq.
Il 18 mattina - presso l'aula H del tribunale di Taranto - č cominciato il processo a PeaceLink
Ieri mattina - presso l'aula H del tribunale di Taranto - č cominciato il processo a PeaceLink i cui particolari sono sul sito
Si č avviata cosě una causa civile che durerŕ anni (cinque dicono i piů ottimisti, oltre i sette i pessimisti). Ieri ci si č limitati a comparire in tribunale e vi č stata quindi la costituzione delle parti. Non abbiamo fatto ai giornalisti il nome del consulente Nato in quanto - per problemi di procedura - non si č ancora costituita l'ingegnere elettronico Marina Berati, accusata di aver inserito un messaggio lesivo dell'immagine e della carriera del suddetto consulente; a costituirci eravamo io e Giovanni Pugliese in quantitŕ di presidente e segretario di PeaceLink. L'8 luglio vi sarŕ la costituzione anche di Marina.
Ci ha confortato la presenza di padre Michele Stragapede, missionario comboniano, di padre Gianni Capaccioni, superiore della comunitŕ dei comboniani di Bari, di Maria Teresa Tarallo (mia moglie) e di Giovanni Matichecchia, uno degli amici che sta animando il nuovo sito http://www.tarantosociale.org su cui PeaceLink punta per coinvolgere - con l'architettura aperta di PHPNuke - le associazioni locali. Questi amici hanno, di fronte ai giornalisti, testimoniato la loro solidarietŕ a PeaceLink in questo momento "difficile".
Notevole č stata l'attenzione dei giornalisti, il cellulare ha squillato in continuazione ed č stata una "diretta" continua.
Era prevista anche la consegna della bandiera della pace alla Procura della Repubblica, ma č slittata ad oggi in quanto il procuratore dott.Aldo Petrucci era impegnato in un incontro con la Commissione Antimafia. La bandiera č stata consegnata oggi, assieme al messaggio, che riporto in coda.
Infine va detto che stanno pemvenendo molteplici attestazioni di solidarietŕ e di sostegno e che - con una stima approssimativa - si č vicini nella raccolta fondi ad un 10% della somma totale (50 mila euro); forse entro fine anno la somma raccolta puň arrivare attorno al 50%. Al fine di destinare - in caso di vittoria della causa - tale somma ai bambini di strada africani (ci si č orientati sulla comunitŕ di Kivuli a Nairobi) si č costituito un Comitato dei Garanti che farŕ da monitoraggio della raccolta fondi e che sceglierŕ e gestirŕ la destinazione finale dei fondi.
Ne fanno parte:
- Amani e padre Kizito
- Nigrizia
- Aifo
- Comunitŕ dei Missionari Comboniani di Bari.
Infine: il morale č alto nonostante l'enorme quantitŕ di tempo che questa vicenda sta portando via (almeno a me); infatti da un punto di vista legale occorre seguirla con attenzione e quindi č piů il tempo che ho passato dall'avvocato che quello che ho dedicato a seguire la mobilitazione contro la guerra. Ma forse era proprio questo lo scopo che "qualcuno" si proponeva...
Un cordiale saluto a tutti e un particolare ringraziamento a chi ci sta sostenendo con tanto entusiasmo, passione e generositŕ.
Alessandro Marescotti
Testo consegnato al Procuratore
Al Procuratore della Repubblica di Taranto
Siamo felici di poter donare alla Procura della Repubblica di Taranto la bandiera della pace, simbolo della speranza di milioni di uomini che ripudiano la guerra. Vogliamo ossequiare la nostra Costituzione con questo gesto semplice.
Non chiediamo alla Procura di esporla. Il nostro č un omaggio simbolico a chi č garante della legalitŕ.
Doniamo questa bandiera alla Procura della Repubblica perché per noi la legalitŕ č garanzia non solo di giustizia ma anche di pace; la legalitŕ infatti permette al piů debole di far valere - senza ricorrere alla guerra
- le proprie ragioni e di vincere. Viceversa la guerra dŕ garanzia di vittoria unicamente al piů forte e non necessariamente a chi ha ragione.
Noi operatori di pace vogliamo un ordine internazionale in cui la forza sia posta al servizio del diritto e quindi del piů debole, di chi patisce un'ingiustizia, di chi vive nella condizione di oppresso, di minacciato, e ha bisogno di aiuto.
Ed č per questo che ripudiamo la guerra che si pone al di sopra del diritto e lo infrange, sostituendo al diritto internazionale il diritto del piů forte e attribuendo a quest'ultimo tutte le ragioni e tutti i pretesti per esercitare il suo dominio.
E' per questo motivo inoltre che la nostra Costituzione all'articolo 11 ripudia la guerra come offesa alla libertŕ degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, prevedendo per esclusionel'uso legittimo della forza per difesa, mai per attacchi preventivi.
Il 'ripudio' della guerra va ben oltre la semplice non partecipazione ad essa; il ripudio della guerra ha valori educativi, morali, esprime ripugnanza, sdegno e condanna, il ripudio č parola dai significati linguistici impegnativi: il ripudio č opposizione.
La nostra Costituzione pertanto chiama tutta l'Italia all'opposizione alla guerra, ed il ripudio č costituzionalmente affidato non solo allo Stato ma dell'intera comunitŕ civile: 'L'Italia ripudia la guerra.', recita l'articolo 11.
Se le parole hanno un significato, se la Costituzione ha un valore, ecco allora che ci sembra importante rinsaldare - anche con il semplice dono della bandiera della pace - il ponte che collega chi si impegna per la pace a chi si impegna per la legalitŕ.
Cogliamo infine l'occasione per consegnare una nostra documentazione giuridica sulla base della quale a noi risulta non essere reato l'esposizione della bandiera della pace dal Municipio.
L'Associazione Culturale Locomotiva Fumante sta organizzando l'iniziativa: I VOLTI DELLA PACE.
L'iniziativa consiste nel creare una bandiera che ritragga i volti delle persone che hanno esposto al proprio balcone la bandiera della pace in questo periodo.
Oltre a coloro che hanno esposto la bandiera siamo interessati a tutti coloro che hanno partecipato alle manifestazioni del 15 Febbraio 2003.
L'importante č che sia visibile oltre alle persone anche la bandiera della pace.
Le foto possono essere inviate:
all'indirizzo e-mail info@locomotivafumante.it
all'indirizzo postale
Associazione Culturale Locomotiva Fumante c/o Lucio Allegri
Via del Lavoro, 48
37066 Sommacampagna (VR)
Vogliamo realizzare la piů grande bandiera della pace mai realizzata e vogliamo che ci siano tutti i protagonisti della pace. Prepareremo la bandiera per la prossima Perugia-Assisi.
Ciao.
_____________________________
Associazione Culturale
"Locomotiva Fumante"
sito e-mail _____________________________ segnalato da una MenteLunatica alle 2:33 PM
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lundi, février 17, 2003
UN SEGNO DI PACE (dal satellite) - Sabato 15 febbraio, ore 11.09, ex Paolo Pini, Milano