In questo giorni sono sempre piu’ frequenti i combattimenti tra iracheni e peshmerga (combattenti curdi), mentre tutta la zona a nord (tra le cittŕ di Mosul e Kirkuk e il fronte con il Kurdistan) e’ bersaglio di massicci bombardamenti americani, sempre piu’ intensi, che fanno tremare i vetri dei nostri ospedali nonostante la distanza.
Alcuni giorni fa ci sono stati combattimenti tra peshmerga e iracheni vicino alla linea del fronte nelle vicinanze di Erbil. Durante uno di questi scontri a fuoco ci sono stati nove feriti, trasportati nel nostro ospedale di Erbil. Tra loro anche un iracheno, Ismail, 56 anni, 2 mogli e 12 figli, che nega di essere un soldato.
Era gia’ capitato in passato che nemici si trovassero fianco a fianco in ospedale, che e’ un luogo neutrale, dove tutti, prima ancora di essere soldati, sono feriti che hanno bisogno di cure. E un iracheno viene curato dagli infermieri curdi con la stessa attenzione e riguardo che hanno per tutti gli altri pazienti.
Ora ci sono circa 40 persone ricoverate in ospedale, tra cui un bambino di 12 anni che ha perso la gamba sinistra per una mina antiuomo e molti feriti da arma da fuoco; ieri in ospedale č morto un uomo: si trovava a casa sua quando un razzo ha colpito la casa ed č stato ferito gravemente alla testa e vani sono stati i tentativi di salvarlo. La sua famiglia era scappata pochi giorni prima per mettersi al sicuro, lui era rimasto per prendersi cura della casa e dei campi segnalato da una MenteLunatica alle 2:15 PM
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Ultime dal fronte - a cura della redazione di Cacao quotidiano
Continuano a cadere bombe sui mercati. Gli aviatori Usa stanno talmente attenti a dove sparano che lunedě hanno attaccato un convoglio inglese con proiettili all'uranio provocando 1 morto e 4 feriti inglesi e un numero imprecisato di vittime tra i civili iracheni che erano sul posto con tanto di bandiera bianca. Gli inglesi si sono dovuti infilare le tute anti radiazioni per recuperare i feriti. Un episodio analogo si č ripetuto giovedě ma questa volta un caccia ha attaccato un convoglio Usa. Pare che siano stati moltissimi i casi di fuoco amico. La battuta che circola tra gli inglesi č "Non preoccuparti degli iracheni, fai attenzione agli americani."
Le bugie sulla guerra in Iraq hanno oscurato una notizia che avrebbe dovuto guadagnarsi l'apertura di tutti i telegiornali.
L'Organizzazione Mondiale della Sanitŕ ha finalmente smesso di calcolare i dati sui decessi in modo separato e ha fornito dati nei quali si accorpano malanni che hanno cause simili. Si č cosě scoperto quel che molti sostengono da decenni: l'inquinamento č ormai la prima causa di morte sul pianeta.
Muoiono per inquinamento 5 milioni di bambini.
In parte si tratta di inquinamento da miseria, ad esempio un milione e trecentomila vengono uccisi da infezioni contratte bevendo acqua sporca. Ma gli altri sono uccisi dallo smog e dai veleni che inondano le metropoli.
E il dato, sulla bocca dell'OMS, ha un grande peso.
Forse molti apriranno gli occhi ora che l'allarme č stato lanciato in modo cosě chiaro. E' da un po' di tempo che l'OMS ha cambiato il sistema di rilevazione dei decessi. Due anni fa su Cacao quotidiano raccontammo come in Francia l'inquinamento fosse diventato la prima causa di morte da quando l'OMS francese aveva iniziato a considerare i fumatori dividendoli tra abitanti delle cittŕ e abitanti delle campagne.